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RECENSIONE - Un buon posto in cui fermarsi

Un unico filo conduttore che unisce tante storie, dalla più fragili alle più forti.

Matteo Bussola descrive la fragilità maschile in maniera non del tutto semplice ma assolutamente esemplare. Storie toccanti, commoventi che in qualche modo, come sempre nei suoi romanzi, fanno parte di ognuno di noi. 
Sono storie di vita quotidiana che vivono nelle nostre famiglie, nelle nostre case.
Un buon posto in cui fermarsi può essere un porto sicuro o un luogo dal quale fuggire. 
Una dicotomia spiegata proprio nei racconti, toccanti e indelebili.
Elena Falleti
Editor&Writer