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RECENSIONE - Malinverno

Se dovessi spiegare a parole le emozioni che mi ha suscitato questo libro non ci riuscirei. Dara è stato per me la Perrin al maschile, in quanto il romanzo è ambientato in un cimitero, proprio come in "Cambiare l'acqua ai fiori" e, in questo luogo ruotano le vicenze, i fatti, le emozioni di alcuni personaggi. 

 

L'autore è stato per me una rivelazione, in quanto non avevo ancora letto nulla di suo, dalla sensibilità e dalla capacità di sfiorare con la scrittura, ogni sfaccettatura dell'animo umano. I personaggi sono infatti autentici proprio per la rappresentazione del loro carattere, della loro sensibilità. E tutto questo è stato posto in luce in maniera così autentica che spesso ho creduto di conoscerne uno per uno di persona.

 

Sono inoltre sempre stata affascinata dai cimiteri, poiché in essi sono racchiuse storie di vita silenziose, misteriose.

Questo luogo accomuna tutti, nonostante le rispettive diversità condotte in vita. Il suo silenzio e la sua mistica rappresentanza mi suscitano emozioni sempre nuove e sorprendenti.

 

Grazie a Domenico Dara per aver realizzato ciò che per me è stato emozionante...e speriamo escano ancora molti testi ambientati in questi luoghi che spesso vengono meno al pensiero dei molti ma che non smettono di stupire.

Elena Falleti