
Siamo a Bologna. Bruno è un quarantenne che di lavoro fa l'autista a Lancimago, un piccolo paesello tra le colline emiliane. Ogni giorno porta con il suo autobus i ragazzini a scuola. Nella sua vita apparentemente tranquilla ed equilibrata si celano due dolori: l'infanzia vissuta accanto ad una sorella con problemi psichiatrici e l'amore per Serena ormai spezzato, dissolto per volere di lei.
Serena ha ventotto anni, è più giovane e diviene in poco tempo la ragione dei suoi gesti, delle sue giornate, del suo respiro. Ma la sua irrequietezza e instabilità, anche dopo il mantenimento di un rapporto di amicizia (improbabile ma forzatamente accettato da Bruno pur di non perderla) porteranno il protagonista ad uno stato d'animo di perenne ansimo, di insoddisfazione e lacerazione che l'autore riesce a riesce a far "trasudare" pagina dopo pagina. Sono rimasta colpita dalla maestria di scrittura poiché per alcuni momenti ho provato in maniera empatica le sensazioni di mancanza, di dolore e insoddisfazione descritte ed attribuite a Bruno.
Ottimo libro, consigliato. Nel mio caso (romagnola da parte di bisnonna ed emiliana da parte di nonno materno) ancora di più.
Elena Falleti