Consigliato è dire poco.
Così straordinariamente dettagliato da non poter riconoscere la differenza tra racconto e documentario.
L'ho letto tutto d'un fiato, mi ha tenuta con il fiato sospeso fino alla fine, facendomi provare compassione per la povera protagonista. Un buon miscuglio fra riferimenti storici e finzione.
Al termine della lettura mi è venuta voglia di fare ulteriori ricerche sulla figura di Angela Raubal e ho potuto constatare quanto l'autore sia stato il più fedele possibile alla realtà, pur mantenendo comunque il suo intento di voler sfornare una storia romanzata.
Elena Falleti